Bobby Fish ha finalmente affrontato uno dei momenti più discussi del primo periodo di CM Punk in AEW: il suo inatteso "kickout" dalla mossa finale di Punk, la GTS (Go To Sleep), nell'ottobre del 2021.
In un nuovo video pubblicato sul suo canale YouTube, Fish ha fornito una spiegazione completa del momento e del dramma che ne è scaturito nel backstage.
Il Controverso Kickout di Bobby. Fish
Fish ha subito chiarito che, contrariamente alle speculazioni che circondarono l'epilogo del match, non aveva alcuna intenzione di "fare affari per conto suo" (ovvero, di agire contro la sceneggiatura). Ha spiegato che durante il conteggio per lo schienamento è successo qualcosa di inusuale che lo ha portato a reagire d'istinto.
"Nel momento dello schienamento, mi ha stretto il braccio o la gamba, o... a essere onesti, è passato così tanto tempo che non ricordo esattamente cosa fosse. Ma è quello che nel nostro settore chiamiamo 'l'ufficio' o 'l'Iggy'. Generalmente lo si fa per richiamare l'attenzione di qualcuno."
"Non c'era molto tempo per pensarci. Era 'fare o non fare', e io ho fatto e quello che ho fatto è stato un kickout [uscire dallo schienamento]."
Fish ha pensato che, se il segnale non fosse stato intenzionale, Punk lo avrebbe semplicemente rialzato per eseguire nuovamente la mossa. Tuttavia, le cose si sono fatte imbarazzanti non appena il match si è concluso.
Tensione nel Backstage
Secondo Fish, il vero problema non è stato il momento sul ring, ma la reazione di Punk dietro le quinte. Fish sostiene che Punk abbia evitato un confronto diretto sulla conclusione del match e sia andato immediatamente a parlare con il presidente della AEW, Tony Khan.
"Quando siamo tornati nel backstage, la mia aspettativa era di incontrare il mio avversario, discuterne, scusarmi, o almeno assumermi la responsabilità di ciò che era successo. Quell'opportunità non mi è stata data. Quello che ho avuto è stato il Signor Brooks [CM Punk] all'orecchio di Tony Khan... Era ovvio che stessero parlando di me perché mi guardavano mentre parlavano."
Fish li ha affrontati, ma Punk e Khan si sono allontanati subito. Più tardi, Fish ha trovato Punk nel suo spogliatoio privato e gli ha dato una seconda possibilità di parlare.
"Continuava a ripetere più e più volte: 'No, va bene. Va bene.' Nel frattempo, il modo in cui lo diceva rendeva ovvio che le cose non andavano bene. Per me, è stato un atteggiamento super passivo-aggressivo, e non è il modo in cui gli uomini/persone di carattere gestiscono gli affari."
Una Frecciata alla Carriera in MMA di Punk
L'ex membro dell'Undisputed Era non si è trattenuto nemmeno nel commentare la carriera di Punk nelle MMA, criticando il modo in cui ha rappresentato il pro-wrestling durante la sua breve esperienza in UFC:
"Quando ha combattuto in UFC, penso che abbia rappresentato il nostro sport in modo piuttosto scadente. Non penso che l'uomo sia un artista marziale molto esperto, e questo è un dato di fatto."
Fish ha infine ribadito che, sebbene la sua intenzione fosse quella di far "passare" Punk (cioè farlo vincere in modo convincente), il momento poco chiaro sul ring e il rifiuto di Punk di discuterne in seguito gli hanno lasciato l'amaro in bocca.
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